domenica 13 ottobre 2013

Psicosomatica-Il Sistema Immunitario


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Il Sistema Immunitario



Il sistema Immunitario (S.I.) permette all’organismo di difendersi da aggressioni che provengono sia dall’interno che dall’esterno. Esso è fornito di  una

MEMORIA

significa:

1)       che esso è in grado di riconoscere il Se dal Non-Se (detto in termini tecnici Self, no Self),   giacché sin dallo sviluppo embrionale ha la conoscenza di tutti i tipi di cellule;


2)      questa memoria è specifica per ogni sostanza ed è in grado di migliorarsi ogni qualvolta entra in contatto con sostanze estranee (definite Agenti);

3)   la memoria del S.I. attiva il circuito Anticorpi-Antigene.


Quali sono gli Organi Principali


-Midollo Spinale
                                                                  -Milza
                                                                 -Timo

Gli Anticorpi>Globuli Bianchi detti anche LEUCOCITI



Quali sono le sue FUNZIONI

-         Difesa (infezioni, virus, batteri)
-         Riparazione (messaggi inviati ai tessuti danneggiati).
-         Eliminazione (p.e. eccesso patologico di cellule (definita come Sorveglianza Immunologia).

Nel S.I. abbiamo: Immunità Cellulare, si attiva quando microrganismi penetrati nella cellula la possono distruggere. Immunità Umorale: nel caso in cui si siano verificate penetrazioni di microorganismi nei fluidi corporei, spazi extra cellulari>distruzione del microrganismo.

Connessione tra S.I. e SNC
Questi due importanti sistemi si influenzano tra di loro seguendo un iter: >Insorgenza>Decorso di malattie infettive e acute; ma anche in malattie allergiche e autoimmuni: Vale a dire che a determinati pensieri, emozioni, sentimenti corrispondono reazioni nella  Biochimica >Sostanze prodotte dal SNC che hanno effetti Immunostimolanti o Immunosoppressivi.
Questi si trovano in relazione circolare ovvero di feedback ed entrambi i sistemi hanno

-         Capacità di Risposta differenziata a stimoli diversi
-         Capacità di Relazione con l’ambiente
-         Capacità di apprendere, quindi hanno una memoria.


Quali sono i collegamenti  biologici principali
Asse IPOTALAMO >Invio di Messaggi
         IPOFISI> produzione di Ormoni (ACTH ormone della crescita)
        SURRENE > produzione di cortisolo + altri ormoni

Quando si parla di S.I. non si può non parlare del tessuto CONNETTIVO e delle Malattie Autoimmuni.
Spesso sentiamo parlare di Sistema Immunitario che improvvisamente impazzisce. Nulla di più falso. Di solito quando non siamo in grado di spiegare che cosa avviene dentro di noi usiamo una terminologia di questo tipo: impazzimento delle cellule. Poiché non riusciamo a comprendere come mai il SI si accanisca contro cellule dell’organismo provocando malattie definite autoimmuni, ecco venire in nostro soccorso il linguaggio popolare.
Cerchiamo di dare una spiegazione semplice , sintetica ma comprensibile dei meccanismi che si attivano e che provocano l’improvviso accanimento di cellule sane contro cellule sane di altri organi.
Il corpo umano è un organismo perfetto che se attaccato reagisce difendendosi. Del resto la difesa è comune a tutti gli esseri viventi.
Avete mai giocato a Risiko? E’ un gioco in cui i giocatori, che rappresentano ciascuno un territorio, per mire espansionistiche attaccano i paesi confinanti;  ecco più o meno accade la stessa cosa dentro di noi.  Ora per attaccare i territori a noi vicini dobbiamo avere un esercito, delle armi e una strategia che ci permetta di vincere. L’esercito ha bisogno di un Comandante in capo (il nostro SNC), i soldati saranno rappresentati dai linfociti (che fanno parte dei Globuli Bianchi e sono reazioni immunitarie che formano anticorpi). I linfociti hanno la funzione di difendere il Self (che nel nostro immaginario è il territorio attaccato da invasori), oltre che di smantellamento delle tossine. Quando, però, i nemici che attaccano sono troppi o sono estremamente potenti, i soldati scappano lasciando libero il campo ai virus  o ai batteri che dilagano e proliferano: è il momento in cui la malattia ha una prognosi infausta. Capita, anche, che gli attacchi non prevengano dall’esterno ma dall’interno>tossine prodotte da stress e pensieri continui, preoccupazioni, ansie, timori ecc. che diventano di difficile gestione e difesa da parte dei Linfociti i quali, come detto in precedenza, voltano le spalle (gettano la spugna) lasciando gli organi alla mercé della malattia.
Può accadere che il SNC invii due comandi contraddittori ed eccoci al conflitto: Il S.I. deve eliminare gli invasori o deve seguire l’ordine del SNC? Sicuramente agirà, ma per poterlo fare sarà costretto ad operare una scissione e a questo punto, organi bersaglio o l’intero organismo saranno aggrediti (siamo di fronte ad una specie di guerra civile) dai linfociti >malattia autoimmune. (p.e. psoriasi, sclerosi multipla, Artrite reumatoide, Rettocolite, Tiroiditi, Sclerodermia, ecc.).
In altre parole accade che il SI perde la capacità di riconoscere le strutture proprie da quelle estranee; così viene spiegato, nella letteratura medica, “l’impazzimento”.


TESSUTO CONNETTIVO O MESENCHIMA


Il tessuto Connettivo è il più esteso e il più grande dell’intero Organismo ed è costituito da  Una MATRICE INTERCELLULARE>è l’ambiente dove sono immerse tutte le cellule del nostro organismo. Pertanto tutte le reazioni immunitarie avvengono proprio in questo ambiente>Reazione di Difesa che

- Svolge funzione di NUTRIMENTO delle cellule
                                                    Immagazzinamento>Eliminazione
                                                                                  -----------------------------------------
                                                                                                        |
                                                                                                        |
                                                                                     di scorie metaboliche e tossine


-  di SOSTEGNO STRUTTURALE>intelaiatura che connette. Sostiene e contiene i tessuti del corpo.

Abbiamo Cellule in MATRICE SEMISOLIDA GELATINOSA  MESENCHIMA è il tipo più primitivo osservabile da esso si differenziano tutti gli altri tessuti connettivi.

Cellule in MATRICE SEMISOLIDA con sottile trama di  FIBRE RETICOLARI extracellulari
Le fibre reticolari formano una sorta di “rete” tridimensionale che è l’impalcatura ad es. della milza, dei linfonodi, del midollo osseo, e delle cellule reticolari che sono fagociti potenziali capaci di ingerire particelle.

Abbiamo il tessuto Adiposo, Elastico, Tendineo, Fibroso Denso, Fibroso Lasso.., ma per lo studio che ci riguarda questi tessuti per il momento li accantoniamo.

Una delle funzioni principali del T. Connettivo è quella di essere il serbatoio di tossine che vengono trasportate dal sangue ed immagazzinate nel T. Connettivo stesso.

Tossine endogene Metabolismo cellulare interno: provengono dall’interno dell’organismo

Tossine Esogene provengono dall’esterno: virus, batteri, diverse sostanze chimiche.

Entrambi (endogene ed esogene) devono essere smaltite ogni giorno; preposto a questo compito-lavoro è il SISTEMA LINFATICO.


MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO

Il T.C. ogni giorno attraversa due fasi di 12 ore ciascuna: 1^ di smaltimento scorie

                                                                                            2^ di ricostruzione della matrice connettivale + sostanze indispensabili alla vita stessa delle cellule.
                                                                                                 
Durante queste due fasi il T.C. cambia la sua struttura in questo modo:

°° 1^ Fase:  (dalle h. 03 alle 15 ca) struttura appare gelatina solubilizzata che viene definita Statodi Sol                                                                                                                                                      
          In questa fase si verificano due processi:  Demolizione q
                                                                             Smaltimento  di scorie e proteine

°° 2^ in questa seconda fase (dalle h.15 alle 03 ca)  appare come gelatina che si ricondenza  e viene   definita Stato di Gel.

  il processo in atto è : Ricostruzione 4ricostituzione della matrice connettivale  e                                                                                       delle  proteine.


E’ un equilibrio perfetto: ad ogni fase segue quella successiva senza soluzione di continuità. Ma se questo equilibrio si scompensa, si verifica un aumento di scorie nel T.C. (come ad esempio Infezioni batteriche, virali, cattivo funzionamento del sistema linfatico, errata alimentazione, assunzione di sostanze chimiche, ecc).
In caso di sovraccarico di scorie si attiva un  

Meccanismo di Detossicazione
                                                                                 Drenaggio q    
  
attraverso la produzione di Enzimi

                                                                                                                                        
Gli enzimi  producono uno stato continuo di SOL (fase di smaltimento) che si prolunga fino a che non si è raggiunta una pulizia completa e profonda del tessuto connettivo; siamo in presenza non più di una fase di 12 ore >meccanismo suppletivo definito Infiammazione.


Una volta completata la funzione di drenaggio suppletivo, l’infiammazione sarà superata e pertanto sarà ripristinato il normale funzionamento bioritmico giornaliero tra le due fasi (gel e sol) del tessuto connettivo. L’infiammazione e la febbre che ne consegue –peraltro questa è il sintomo per eccellenza – sono la dimostrazione di un meccanismo biologico opportuno e naturale , non dovrebbero essere confuse con la malattia da debellare.
Recenti studi hanno dimostrato come il nostro S.I in effetti , inizi a funzionare in modo ottimale quando la temperatura corporea raggiunge i 38,5° C. e quindi farmaci anti-infiammatori, antibiotici, non andrebbero presi in maniera inappropriata, ma si dovrebbe permettere al nostro organismo di organizzarsi per combattere e debellare il processo infiammatorio, usando le armi a sua disposizione.
Gli antinfiammatori sono, è vero,  di immediato sollievo ma portano con sé effetti collaterali che alla lunga possono risultare dannosi per la nostra salute e il nostro benessere psicofisico.
Infatti la loro azione inibisce, annullando, il meccanismo biologico opportuno. Questi farmaci, con la loro azione, producono immediatamente, un viraggio dalla fase di Sol>in cui agisce il processo infiammatorio, alla fase di Gel>stasi, ma senza che sia stata la pulizia di cui si parlava qualche riga più sopra, pertanto si verificherà una gelificazione forzata e innaturale del connettivo, si produrrà un miglioramento e una guarigione, scomparirà il sintomo, ma senza essere andati alla radice del problema. La causa della infiammazione non si è trovata, le tossine nono sono state eliminate, esse permangono nel nostro connettivo e, dunque, il problema si ripresenterà.
Il fatto è che nell’assunzione di farmaci antinfiammatori si verifica un accumulo di tossine  in quanto viene impedito il naturale drenaggio e ciò anche per lunghi periodi. In tale maniera il tessuto connettivo si satura sempre più in profondità di tossine, si intasa di sostanze estranee (come le proteine batteriche, i virus,le molecole chimiche, ecc.).
Noi sappiamo  che la fase di gel è caratterizzata da nuove sintesi proteiche che dovrebbero avviarsi in un connettivo scevro da scorie, pulito, ma se questo non avviene allora verranno prodotte altre proteine che includeranno nella loro struttura anche del materiale estraneo all’organismo (Non-Self), ci sarà una produzione di “proteine anomale” caratterizzate da materiale proprio all’organismo (Self), ma anche da materiale estraneo (Non Self).
Saranno, infine, sintetizzate strutture anomale, abnormi, che verranno considerate estranee dal S.I. che, appunto non riconoscendole, le attaccherà. Infatti, le proteine anomale sono costituite per la maggior parte da molecole appartenenti all’organismo e solo in proporzione assai minore di piccole parti estranee, sufficienti però, per far scattare l’allarme da parte del S.I. che considerandole improprie le combatterà: ecco le basi per una malattia autoimmune .

L’IMMUNITÀ
L’immunità è la capacità dell’organismo umano di difendersi dalle aggressioni. 
                                                                            Difese specifiche
L’organismo   ha 2 tipi di difese immunitarie
                                             Difese non specifiche
  LE DIFESE NON SPECIFICHE
Le difese non specifiche sono difese di tipo generico, cioè difese che operano appena
il corpo viene aggredito.
Le difese non specifiche comprendono due prime linee di difesa:

Ø PRIMA LINEA DI DIFESA
Le prime difese che proteggono il nostro corpo dalle aggressioni esterne sono:
- La pelle:
la pelle è la difesa più esterna del corpo

- Le membrane mucose:
le membrane mucose ricoprono le parti del corpo a contatto con l’ambiente esterno
(bocca, naso, orecchie...).

- Le secrezioni:
il sudore, per esempio, è un liquido così acido, che può uccidere alcuni batteri.


Ø SECONDA LINEA DI DIFESA
La seconda linea interviene quando la prima linea di difesa viene superata da virus e batteri.
- L’infiammazione: 
arrossamento, aumento di calore, dolore... sono tutti sintomi che vediamo durante l’infiammazione di pelle e mucose; l’infiammazione è dovuta alla  produzione di sostanze da parte dei tessuti colpiti per riparare alle lesioni subite.

- I granulociti: 
sono dei globuli bianchi che mangiano le cellule morte e i microrganismi pericolosi per il corpo. Il lavoro che svolgono i granulociti si chiama fagocitosi.


LE DIFESE SPECIFICHE: 

Le difese specifiche sono difese “mirate”, cioè dirette verso determinati  antigeni, cioè sostanze che il nostro corpo non riconosce.
Le difese specifiche sono la terza linea di difesa del nostro organismo.

Ø TERZA LINEA DI DIFESA
Questa linea interviene quando la prima e la seconda linea non sono state capaci di fermare l’aggressione.
Ci sono delle sostanze che il nostro corpo conosce, queste sostanze si chiamano Self.
Le sostanze che non conosce si chiamano  no Self  o antigene. Quando il nostro corpo si  
accorge che ci sono delle sostanze no self c’è una risposta immunitaria.

L’organismo può attaccare l’antigene in due modi:

1. Risposta umorale, con la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B; 
2. Risposta cellulare, attraverso l’intervento diretto di un tipo di globuli bianchi chiamati
                                     Linfociti T
Una Curiosità
L’allergia è un caso in cui la difesa immunitaria causa dei problemi al nostro corpo. Alcune persone sono sensibili a sostanze che per la maggior parte delle altre persone sono innocue, questo significa che alcune sostanze per certe persone sono pericolose e per altre no.  Nelle persone sensibili l’organismo pensa che queste sostanze siano pericolose e le attacca.  Dette sostanze in questo caso si chiamano allergeni.
Dr.ssa Donatella Steck
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